Vivisezione

Il Parlamento europeo ha esortato oggi l’Unione europea ad avviare un’iniziativa diplomatica, per un divieto a livello mondiale sulla sperimentazione dei cosmetici sugli animali prima del 2023, approvando una risoluzione non legislativa con 620 voti in favore, 14 voti contrari e 18 astensioni.

fonte: www.europarl.europa.eu

Mentre a Pisa nasce il Centro 3R (Centro interuniversitario per la promozione dei principi delle 3R nella didattica e nella ricerca) novità assoluta nel panorama accademico italiano, che si prefigge di avviare un processo di sensibilizzazione di studenti, ricercatori e docenti alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali in ottemperanza alla direttiva UE 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici recepita in Italia con il D.Lgs. 26 del 4 marzo 2014, i dati della Sperimentazione Animale in Italia per il 2016, mostrano un aumento del numero degli animali utilizzati, in controtendenza rispetto a quanto si è registrato negli ultimi anni.

In merito alla clonazione delle due scimmie (più precisamente macachi) ad opera di due criminali cinesi, che non possono essere chiamati “scienziati” in quanto si tratta di un crimine contro la scienza, l’associazione LIMAV Italia (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione) vuole esprimere la sua posizione scientifica per far comprendere meglio quanto è avvenuto.

di Massimo Pradella, Segretario Internazionale LIMAV International

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 95, del 24 aprile 2017, i dati statistici sull’utilizzo di animali a fini scientifici, relativi all’anno 2015.
I dati si riferiscono all’utilizzo degli animali utilizzati a fini di sperimentazione considerati su un arco temporale di 12 mesi secondo le modalità previste dalla Direttiva Europea n. 2010/63/UE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 26/2014.

I numeri del 2015 registrano un totale di 581.935 animali utilizzati, evidenziando un calo del 15,9% rispetto all’anno precedente (691.666 animali utilizzati nel 2014), per quasi 110 mila unità in meno (per la precisione si tratta di 109.731 animali utilizzati in meno).

Con questo articolo si vuole rispondere brevemente, per quanto possibile, alle dichiarazioni rilasciate dal Prof. Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ”Mario Negri” di Milano, esplicative di un presunto ”ruolo fondamentale” che gli esperimenti su animali avrebbero rappresentato per gli avanzamenti conseguiti nella suddetta area di ricerca [2].

Il Prof. Garattini avrebbe dichiarato che:

”Se oggi non si muore più (di AIDS, ndr) è perché abbiamo potuto sperimentare i farmaci sulle scimmie, gli unici animali su cui si può far attecchire il virus.” [2]

(nell’immagine sotto, il prof. Silvio Garattini)

 

Affermazioni oltremodo discutibili. Su diversi livelli. Vediamo perchè.