Del Dr. Anne Claire Reig Gourlot

Credo di poter affermare senza ombra di dubbio che sono sempre più numerosi gli scienziati dediti alla ricerca che stanno prendendo coscienza dei vantaggi dei metodi sostitutivi; vantaggi collegati ai costi, al tempo e al risparmio di sofferenze spesso inutili. Esporrò qui di seguito e in modo conciso i metodi alternativi di cui disponiamo al momento. Si tratta sostanzialmente dei metodi seguenti:

1. Simulazione elettronica di esperimenti
2. Metodi audiovisivi didattici
3. Utilizzo di banche dati
4. Modelli meccanici
5. Indagini cllniche ed epidemiologiche – Impiego di volontari umani
6. Metodi in vitro

6.1 Culture di microorganismi
6.2 Impiego di tessuti vegetali e di piante intere
6.3 Culture di tessuti e di cellule
6.4 Impiego di uova fecondate – Test MCA
6.5 Metodi biochimici
6.6 Impiego di pelle artificiale

7. Altri metodi: RIAFarmacologia quantistica1. Simulazione elettronica di esperimenti
Alcune ditte farmaceutiche europee stanno mettendo a punto nuovi tarmaci servendosi di modelli computerizzati; si tratta di un procedimento chiamato CAMM (Computer Assisted Molecular Modelling) o “Drug Design”. Questo sistema evita di sacrificare un gran numero di animali, dato che permette di creare per ordinatore sostanze chimiche la cui struttura molecolare non è tossica.
Oltre a questo sistema, si ha la possibilità di riprodurre al computer, sulla base di informazioni adeguate, le variabili analitiche che risulterebbero dagli esperimenti su animali, in questo modo si evita di realizzare tali esperimenti in vivo.
Un gran numero di sistemi informatici è già disponibile per queste applicazioni, e a prezzo abbordabile. Attualmente si può già simulare le funzioni del corpo umano, cosa che si rivela particolarmente utile nel settore didattico.
I sistemi informatici più sofisticati come il Controllo di Programmi Simulati convertono la fisica, la chimica e la biochimica del sistema animale in una formula matematica; gli effetti delle sostanze chimiche vengono rappresentanti in forma grafica. Si aspetta la realizzazione di un modello di simulazione del corpo umano.
Alcuni ricercatori dell’Università di Toronto utilizzano un topo computerizzato chiamato Sniffy, in grado di fornire informazioni sulle reazioni animali, esattamente come un topo reale. Sniffy non abbisogna di sostentamento e non viene certo eliminato alla fine dell’esperimento. Un modello informatico che ha suscitato un vivo interesse è quello di simulazione delle funzioni cerebrali; questo programma viene già utilizzato come base sperimentale (all’inizio veniva sono impiegato per confermare i risultati di laboratorio).
In alcuni casi i modelli matematici e informatici possono completare i dati forniti dalle esperienze in vitro.

2. Metodi audiovisuali didattici
Purtroppo la maggior parte degli istituti europei di formazione continua a sacrificare migliala di animali nel corso delle esercitazioni pratiche. Se tali istituti disponessero di buoni sistemi audiovisivi, sarebbe sufficiente la morte di un unico animale per dipartimento e/o per esperimento per permettere agli studenti di osservare determinate reazioni. Si potrebbe aggiungere che l’osservare tali esperimenti attraverso sistemi video è più efficace, date le possibilità di ingrandimento delle immagini.

3. Utilizzo di banche dati
In ogni paese dovrebbe esistere una banca dati che informi con precisione sui metodi alternativi esistenti per sostituire esperimenti su animali. Questo sta già avvenendo in alcune città tedesche, come a Gòttingen e a Monaco, che presto saranno in grado di trasmettere questi dati all’intero continente.
Su questo tema non va dimenticato di ricordare quanto sia futile il ripetere inutilmente uno stesso esperimento; sarebbe dunque auspicabile che si portasse avanti una legge in materia che è in fase di elaborazione al Parlamento europeo. Se si equiparassero le leggi concernenti l’importazione di medicamenti, si ridurrebbe consistentemente il numero di animali utilizzati perchè non sarebbe più necessario ripetere gli esperimenti per quei paesi che intendono includere una determinata sostanza nella lista dei tarmaci in commercio. Lo stesso dovrebbe valere per gli esperimenti relativi ai prodotti cosmetici.

4. Modelli meccanici
Negli Stati Uniti (Sharpoint, PO Box 310, Reading. PA 19607) viene fabbricato un simulatore sintetico a grandezza naturale dei vasi sanguigni e dei nervi del ratto. Servendosi di questo modello i medici possono fare esercitazioni di microchirurgia. Di recente è stato realizzato anche un manichino di grandezza naturale che riproduce il corpo umano, permettendo così agli studenti di realizzare punzioni venose, lombari e altri piccoli interventi.

5. Indagini cllniche ed epidemiologiche:
Impiego di volontari umani
Un lavoro accurato compiuto su volontari umani e strettamente controllato dai comitati etici può offrire informazioni validissime sul piano diagnostico eziologico e terapeutico. La cromatografia liquida, il gas liquido e la spettrometna di massa vengono già utilizzate del corso della sperimentazione su un medicamento per individuare quantità minime (e inoffensive) della sostanza nel flusso sanguigno e all’interno degli altri liquidi corporei.
La spettrometria viene anche applicata nell’analisi di sostanze chimiche e dell’aria espirata da volontari che ricevono sostanze sperimentali. Questi sistemi ci forniscono informazioni di importanza vitale sul percorso compiuto dalle sostanze nel corpo umano e sulle trasformazioni che esse subiscono.
L’utilizzo di apparecchiature laser e di ultrasuoni permette di misurare le modifiche a livello di irrorazione sanguigna delle diverse zone del corpo. In questo modo sono stati scoperti (grazie alla ricerca minuziosa su pazienti umani sottoposti a terapia) gli effetti di determinate sostanze come ad esempio l’imipramma (un antidepressivo), il propanololo e il fenobarbital (un antiepilettico).
Nuove tecniche come lo scanner, la risonanza magnetica nucleare il TAC ecc. permettono ricerche dettagliate e incruente all’interno dell’organismo di pazienti umani.
Con questa nuova forma di ricerca si stanno portando a termine studi sull’invecchiamento, sulle modifiche muscolari indotte dalla distrofia e sulla schizofrenia.
Per quanto riguarda l’epidemiologia, un esempio eccellente è costituito dal tabacco. Negli anni 50 e 60 si erano realizzati numerosi esperimenti con diversi tipi di animali, che non avevano portato a risultati consistenti e che non avevano quindi permesso di prevedere le conseguenze future. La mortalità direttamente conseguente all’uso di tabacco ha finalmente fatto conoscere la verità sugli effetti dannosi di questa sostanza.
Un altro campo nel quale l’epidemiologia si è dimostrata di importanza fondamentale è stato lo studio comparato di popolazioni con consumo di grassi alimentari molto differente sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Gli studi su animali sovralimentati sono stati evidentemente meno consistenti (per via delle condizioni artificiali).

6. Metodi in vitro: 6.1 Culture di microrganismi
La cultura di batteri (test di AMES) è uno dei metodi alternativi con la più lunga tradizione. In questi test lo strumento di misurazione è dato da un batterio tifico che infetta i topi. Questo batterio è stato coltivato in un ambiente al quale è stata aggiunta la sostanza chimica la cui tossicità doveva essere testata. Comparando questa cultura batterica con una cultura sana, si può dedurre, nella maggior parte dei casi, se la sostanza chimica è o no cancerogena. Il test di AMES, ideato più di vent’anni fa, è andato migliorandosi e costituisce in Europa uno dei metodi più sicuri per sostituire la sperimentazione animale.
Un’altra tecnica simile utilizza batteri laminati o luminosi per identificare prodotti chimici irritanti, dal momento che questi danneggiano i batteri e ne riducono l’emissione luminosa, manifestando così la loro tossicità.
I lieviti vengono utilizzati per sostituire le prove di fototossicità dei cosmetici (ad una cultura di lieviti viene aggiunta la sostanza da testare e si espone la cultura alla luce solare; in caso di fototossicità, la crescita della cultura diminuisce).
I batteri possono essere programmati geneticamente trapiantando geni umani; questo permette la produzione di sostanze come l’insulina e gli ormoni della crescita. Il vantaggio rispetto agli ormoni estratti dagli animali è l’impossibilità di provocare allergie, cosa che si verifica invece con gli ormoni animali.
6.2 Impiego di tessuti vegetali e di piante intere
Diverse équipes di scienziati stanno cercando di utilizzare tessuti vegetali e addirittura piante intere per sostituire alcuni esperimenti su animali. Al momento non si hanno però ancora a disposizione metodi sufficientemente elaborati in questo campo. Ciò non esclude che in un futuro prossimo i risultati non possano rivelarsi più promettenti.
6.3 Culture di tessuti e di cellule
Per individuare la possibile tossicità di nuovi farmaci o semplicemente le controindicazioni al loro uso, si possono utilizzare le culture di tessuti.
Ad esempio, si utilizzano cellule nervose per lo studio delle reazioni agli analgesici; neuroni per lo studio del deterioramento del sistema nervoso centrale in seguito al sida, cellule renali per l’analisi dei diuretici, cellule epatiche per l’analisi del grado di tossicità epatica (un solo fegato di topo può far risparmiare 500 esperimenti su topi vivi), cellule congiuntivali per lo studio degli effetti delle lenti a contatto, ecc.
I tessuti utilizzati possono essere di origine animale o umana; il tessuto umano viene ottenuto tramite ablazione chirurgica o post-mortem, oppure tramite biopsia. Sulla base di tessuti umani, si stanno compiendo studi sul diabete, sul glaucoma e sul cancro. Anche le placente umane possono fornire tessuti per la ricerca.
6.4 Impiego di uova fecondate – Test MCA
II test MCA (Leighton, Pennsylvania e Lypke, Monaco) fornisce una misurazione in vitro del grado di infiammazione. Per questo test viene levata una parte del guscio di un uovo fecondato, in modo da esporre la membrana corioalatoidea; il prodotto chimico da testare viene applicato sulla membrana e entro ventiquattr’ore si ottiene uno studio del progredire dell’infiammazione.
6.5 Metodi biochimici
In questo campo la sperimentazione viene compiuta con materiale biochimico standard di alta qualità.
I sacrifici che oggi vengono perpetrati per individuare resti di ormoni illegali nel bestiame o per localizzare i bacilli della lepra o della tubercolosi, possono essere sostituiti tramite l’analisi delle alterazioni fisiche e chimiche che risultano dalla reazione di determinati reattivi alle sostanze in questione o a microrganismi. In questo modo si può conoscere con un grado elevato di esattezza i livelli dei prodotti da studiare.
Un altro esempio è costituito dai controlli nella fabbricazione dell’insulina.
6.6 Impiego di pelle artificiale
Questo prodotto è stato realizzato a partire da culture di cellule della cute, del derma e dell’epidermide; questa pelle cresce e giunge a maturazione nel corso di poche settimane e viene attualmente utilizzata non solo per lo studio della penetrazione e del potenziale di irritazione di nuove sostanze, ma anche per ampliare le conoscenze nel campo della biologia.

7. Altri metodi
RIA: questo metodo integra tecniche radiochimiche con tecniche immunologiche, permettendo una grande precisione. Queste misurazioni permettono di valutare sostanze fisiologiche in concentrazioni di ng o pg/ml. I principi comprendono la misurazione delle reazioni tra antigeni e anticorpi.
E possibile con questo metodo misurare una grande varietà di sostanze, tra cui ormoni, proteine, vitamine, droghe o altri composti che sono di per sé antigenici o lo diventano se vengono aggiunti ad una sostanza antigenica.

Conclusione
Tutte le tecniche che abbiamo trattato (ed alcune altre che non abbiamo menzionato) sono già utilizzate, e con successo, da équipes di ricercatori sensibili al problema della sofferenza degli animali.
Questi metodi devono essere approfonditi in modo da poter raggiungere tutti i professionisti nel campo della ricerca, che dovrebbero essere incoraggiati ad utilizzarli dalle amministrazioni preposte ai controlli delle ricerche. E inoltre indispensabile il sostegno, l’incoraggiamento e la collaborazione da parte dell’industria e delle leghe per la protezione degli animali.
L’ideale sarebbe certamente ottenere l’abolizione totale degli esperimenti sugli animali; nel frattempo si può sempre diminuire cospicuamente l’enorme sacrificio di animali applicando questi metodi alternativi. È promettente, ad esempio, che un Paese come il Lussemburgo abbia proibito gli esperimenti sugli animali. Sarebbe auspicabile che tutti gli altri Paesi seguano questo esempio.

Ringraziamenti
Vorrei terminare esprimendo la mia gratitudine all’Associazione Nazionale per i Diritti degli Animali (ANDA), della quale sono membro, che mi ha fornito il materiale per realizzare questa presentazione, che spero sia risultata sufficientemente informativa.

Bibliografia
PIUTATS, Octavi: Alternativas cienti’ficas a la experimentación animai
GOLDBERG, Alan e M.Y. FRAZIER, John M.: Opciones alternativas al uso de ammales de laboratorio [Entrambi gli autori lavorano al Centro per le alternative all’uso di animali nella ricerca dell’Università John Hopkins]
MARSANS COMAS, Dolores: La vivisección
GILPÉREZ FRAILE, Luis: Autoexperimentación, SOS Animales (Inverno 96/97)
Articoli di ANDA [Asociación Nacional para los Derechos de los Animales]
Articolo tratto da “Atti del Congresso medico internazionale della LIMAV” ATRA – AG STG edizioni

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